Quando si parla di “cammino” o di “pellegrinaggio”, in molti pensano subito al famosissimo Cammino di Santiago, oppure alla Via Francigena della Sicilia o a quella della Toscana. Non sono in molti, purtroppo, a conoscere il Cammino di San Francesco d’Assisi, anche se sarebbe più opportuno parlare di cammini, considerati i diversi sentieri che ripercorrono i passi del Santo e i luoghi che testimoniano la sua vita. Questi percorsi si snodano tra Toscana, Umbria, Lazio, Emilia Romagna e Marche.
Per quanto riguarda le Vie di San Francesco in Toscana, si tratta di un cammino di quasi 300 chilometri, che conduce i pellegrini e i viaggiatori nei luoghi legati agli episodi fondamentali della vita del Santo. Queste vie collegano Chiusi de La Verna a Sansepolcro, Castiglion Fiorentino a Cortona, Arezzo e gli altri sei comuni della Valtiberina (Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda, Sestino, Anghiari, Caprese Michelangelo e Monterchi). Questi i cammini che da Nord portano ad Assisi.
Gli escursionisti più esperti e volenterosi possono percorrere le Vie di San Francesco in Toscana, in Valtiberina, scegliendo tra due direttrici principali. Entrambe partono da Chiusi de La Verna e proseguono il sentiero nella vicina Umbria.
La prima, la più conosciuta, si snoda lungo la dorsale dell’Alpe della Luna, passando poi per: Pieve Santo Stefano – Eremo di Cerbaiolo – Eremo di Montecasale – Sansepolcro.
La seconda, non meno importante, si sviluppa invece lungo l’Alpe di Catenaia, e tocca i seguenti siti: Eremo della Casella -Caprese Michelangelo – Castello di Montauto – Cenacolo di Montauto – Anghiari.
La carta dei pellegrini
Come per il Cammino di Santiago e la Via Francigena, anche il Cammino Francescano ha la sua Credenziale, rilasciato da un’autorità religiosa. Si tratta di un documento di viaggio che accompagna il pellegrino lungo il suo percorso, che lo distingue da ogni altro viaggiatore. Su di essa, per ogni tappa raggiunta, vengono apposte le date e i timbri dei luoghi di ospitalità.
La Credenziale per il pellegrinaggio tra le vie di San Francesco, viene rilasciata da un’autorità religiosa a tutti coloro che intendono effettuare il percorso a piedi, in bicicletta o a cavallo e che si impegnano ad accettarne il senso e lo spirito. La sua presentazione ad Assisi consente di ricevere il Testimonium Viae Francisci, quale attestazione dell’avvenuto pellegrinaggio.
Alloggi lungo le Vie di San Francesco in Toscana
Per il pernottamento potete scegliere tra diverse soluzioni.
Per vivere l’esperienza dell’accoglienza, potrete provare a chiedere ospitalità in qualche convento lungo la strada.
Altrimenti esiste un consorzio, “Umbria & Francesco’s Ways”, che raggruppa diverse strutture ricettive specializzate, ossia alberghi, agriturismi e B&B, attrezzati per venire incontro alle esigenze di chi cammina.
In alternativa, potrete optare per un semplice hotel e, organizzando il vostro itinerario con un po’ di anticipo, prenotarlo.
Ecco alcuni alloggi che potrete trovare lungo le tappe del vostro cammino partendo da La Verna:
Agriturismo il Capannino
Via Sigliano, 2 Pieve Santo Stefano AR
La struttura si trova a poca distanza da Pieve Santo Stefano, immersa nei boschi. Stanze pulite e accoglienti. Lo staff è gentile e attento alle esigenze dei suoi ospiti. Anche la cucina è molto curata.
B&B Sara
Via Luca Pacioli, 72 Sansepolcro AR
Situato nel centro di Sansepolcro, questo B&B, essenziale e semplice, offre a pellegrini e turisti tutto il necessario per un pernottamento all’interno di un suggestivo antico palazzo.
Podere Violino ★★★
Loc. Gricignano, 99 Sansepolcro AR
Questo hotel si trova in campagna, a poca distanza dal centro di Sansepolcro. Le camere sono curate e pulite, il personale è gentile e accogliente. È anche presente una piscina esterna.
Luoghi da visitare
Sono diversi i luoghi d’interesse religiosi che troverete lungo le Vie di San Francesco in Toscana, sia che si tratti di siti visitati personalmente dal Santo di Assisi, che quelli legati alla tradizione francescana. Di seguito ve ne elenchiamo alcuni:
- Santuario francescano de La Verna, sull’Appennino Toscano, famoso per esser stata la dimora di Francesco, e dove il santo ricevette le stigmate nel 1224. Al suo interno potrete trovare numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia. I frati che vi risiedono offrono da sempre assistenza spirituale, nonché la possibilità di ristorarsi o fermarsi qualche giorno nella foresteria.
- Eremo della Casella, edificio sacro nel comune di Caprese Michelangelo, costruito dal popolo della valle per ricordare l’ultimo saluto di San Francesco, avvenuto proprio in questo luogo.
- Castello di Montauto, dimora dell’antica famiglia Galbino. San Francesco vi fece sosta più volte, e nel 1203, il conte Alberto II Barbolani donò a Francesco un saio nuovo, ricevendo in cambio la sua vecchia tonaca. La reliquia è attualmente esposta al santuario della Verna.
- Eremo di Montecasale, nei pressi del Castello, a poca distanza da Sansepolcro. All’esterno del convento sono visibili la fonte di San Francesco, secondo alcuni, fatta scaturire da lui stesso, e il Sasso Spicco, dove si narra che Francesco gareggiasse con l’usignolo nel cantare le lodi di Dio.
- Chiesa della Croce, ad Anghiari alla sommità dell’attuale Corso Matteotti; nello stesso luogo in cui Francesco, di ritorno ad Assisi dalla Verna, piantò una croce di legno a terra, venne edificata la struttura con l’annesso convento.
Consigli
Ecco alcuni consigli pratici per il viaggiatore che intende percorrere le Vie di San Francesco in Toscana, entrando così in piena sintonia con la visione di vita sposata dal Santo:
- Portate con voi uno zaino leggero, che non superi gli 8/9 chili. (Il peso dovrebbe aggirarsi intorno al 10% del proprio peso corporeo.)
- Partite senza grandi aspettative, lasciatevi stupire da quello che incontrerete lungo il cammino.
- L’essenzialità è la parola d’ordine per compiere questo cammino. Seguite i passi di San Francesco in ogni senso, lasciando a casa tutto ciò che è superflueo
Ogni cammino, per essere chiamato tale, deve avere uno scopo, che non consiste solo in una meta fisica, ma anche spirituale.
È questo il vero senso del Cammino di San Francesco: camminare, farsi pellegrini, vivere di quello che si ha riscoprendo l’amore per le piccole cose, il rispetto e la gratitudine per il creato, l’accoglienza generosa dell’altro. Per cui lo scopo non sarà solo arrivare alla meta, Assisi, ma la ricerca profonda di sé stessi, nonché il senso della propria esistenza.
E voi? Avete già percorso il Cammino o state progettando di farlo?
Fateci sapere la vostra esperienza!
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Vorrei fare questo cammino da anni, quest’anno a Pasqua finalmente ci andrò con un gruppo di amici!
Ci si attacca ed affeziona troppo alle cose materiali, voglio liberarmi da tutto ciò che è superfluo e ritrovare me stesso. Pensi sia l’occasione giusta per intraprendere questo cammino.
Buonasera,
volevo segnalarVi che notizie su san Francesco d’Assisi e il suo rapporto con la Toscana e la Maremma in particolare le potete trovare nel libro “Benedetta Maremma. Storia dei santi della bassa Toscana” edito dalla Sarnus che racconta la vita e il culto di 25 santi tra le province di Livorno e Viterbo.
Cordiali saluti
Marco
Itinerario magico coi colori della primavera! io e mio marito ci torniamo anche per questa stagione, non vedo l’ora di ammirare il panorama dall’alto della Chiesa di Santa Croce!
Itinerario bellissimo da fare in primavera! le temperature miti e non troppo afose sono l’ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta alla riscoperta di sè stessi